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Percorso verde – Giardini
Alcuni dipinti costituiscono un nucleo riconducibile alla produzione privata dell’artista e riguardano i ritratti di persone care al pittore, colte in contesti en plein air, in particolare nel giardino che può essere identificato con quello della casa di famiglia che Felicita Civran possedeva a Cimpello, nei pressi di Fiume Veneto. Lì i coniugi Corompai insieme ai figli, trascorsero le estati e alcuni periodi più lunghi, in particolare in coincidenza con le due guerre mondiali. I dipinti di tale genere sono sempre realizzati con il ricorso a una pittura di macchia, costituita perlopiù dei toni del verde, su cui generalmente spiccano altri colori caratterizzanti la persona ritratta. Questo avviene ad esempio nel dipinto dal titolo "Ragazza in rosso", dove il colore del vestito della donna spicca su quelli dello scenario naturale che si trova alle sue spalle.
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Percorso rosa – Ritratti
Accanto alla produzione paesaggistica, l’altro genere che fu più congeniale a Corompai fu quello del ritratto. Alcuni dipinti di questo tipo venivano eseguiti in ambito privato e rappresentavano solitamente i familiari (la madre, la moglie e i figli) o gli amici. Altri invece rispondevano ad esigenze di committenza: durante i suoi soggiorni a Cimpello, numerose erano le richieste che gli venivano rivolte per l’esecuzione di ritratti da parte della borghesia e aristocrazia friulana. Dal punto di vista stilistico, tali ritratti da un lato sono debitori al verismo ottocentesco, nella resa fotografica dei tratti del volto e dell’abbigliamento; dall’altro si concentrano sull’analisi introspettiva dei personaggi raffigurati, il cui stato d’animo può così essere percepito dall’osservatore.
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Percorso blu – Vedute veneziane
All’interno dell’opera di Corompai è rintracciabile una cospicua produzione di vedute di Venezia, sua città natale, dove trascorse gran parte della vita e di cui amava cogliere alcuni scorci in diversi momenti del giorno e dell’anno o in particolari condizioni atmosferiche. Esempi di questa produzione possono essere rintracciati nei cataloghi delle esposizioni nazionali e internazionali a cui l’artista partecipò, in particolare la Biennale di Venezia, dove espose a partire dal 1905. Una di queste opere è Notturno veneziano, altrimenti nota come Una calle di notte, titolo con cui venne presentata alla mostra commemorativa per i quarant’anni della Biennale nel 1935: la tela raffigura appunto uno scorcio della città, raffigurato di notte. In esso si respira un’atmosfera inquieta e quasi irreale che trapela in tutta la produzione del pittore incentrata sul notturno, in accordo con alcuni esiti raggiunti da pittori attivi a Venezia in anni prossimi o di poco precedenti, come il più anziano Marius Pictor o il quasi coetaneo Gennaro Favai.
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Percorso giallo – Paesaggi
La produzione pittorica di Corompai è soprattutto concentrata sul genere paesaggistico: il pittore, secondo quanto ricorda chi l’ha conosciuto, amava armarsi degli strumenti del mestiere e uscire “a caccia di panorami”. Egli soleva rappresentare anche più volte lo stesso soggetto, interessato com’era agli effetti di luce e atmosfera sul paesaggio nei diversi momenti del giorno o dell’anno. Alcuni dei suoi soggetti preferiti sono da ricercarsi nella campagna e in alcune zone del Friuli e in particolare del pordenonese, che egli iniziò a frequentare, per lunghi e brevi periodi, a partire dal matrimonio con Felicita Civran celebratosi nel 1905. Molti dei dipinti dedicati a questi soggetti vennero presentati alle mostre locali di Pordenone e Udine, in particolare negli anni Venti: tra questi va annoverato certamente il dipinto dal titolo Tramonto invernale, che venne esposto alla Terza mostra d’arte del Friuli Occidentale, svoltasi a Pordenone nel settembre 1925. I paesaggi raffigurati da Corompai sono resi con una pennellata materica stesa a piccoli tocchi, costituita di colori che vengono accostati puri sulla tela per esprimere, attraverso la loro opposizione, gli effetti di luce e di ombra.
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Percorso arancione – Opere di soggetto sacro
Una sezione della mostra è dedicata alle opere sacre che per ovvie ragioni non è stato possibile esporre in questa sede. Con l’eccezione del bozzetto per gli affreschi di Cavarzere (Venezia), si tratta di una sezione “virtuale” che prova a dar conto dei numerosi contributi di soggetto religioso realizzati da Duilio Corompai. La piccola Madonna del Rosario, per la chiesa parrocchiale di Cimpello (Pordenone), è la prima opera d’arte sacra di Corompai e l’unica ad essere stata realizzata prima della Grande Guerra. Il resto delle sue numerose commissioni religiose si concentrarono tra la metà degli anni Venti e la fine degli anni Quaranta del Novecento. Le pitture murali per la chiesa di Visnà (Treviso) e la pala d’altare per il duomo San Donà (Venezia), segnarono l’inizio di un’intensa attività localizzata, lungo tutti gli anni Trenta, soprattutto in Trentino. Il rientro a Cimpello durante gli anni della guerra e la nomina nella Commissione diocesana d’Arte sacra di Pordenone (1942) furono le premesse per l’ultimo periodo di attività sacra in diverse chiese del pordenonese: ricordiamo affreschi e pitture murali per le parrocchiali di Zoppola, Sedrano, Vigonovo di Fontanafredda e la pala per la parrocchiale di Rorai Piccolo (1948), con cui concluse, ormai settantenne, la sua attività di pittore di soggetto sacro, sempre fedele alla tradizione veneziana, tiepolesca in particolare.