Percorso verde
Giardini
Alcuni dipinti costituiscono un nucleo riconducibile alla produzione privata dell’artista e riguardano i ritratti di persone care al pittore, colte in contesti en plein air, in particolare nel giardino che può essere identificato con quello della casa di famiglia che Felicita Civran possedeva a Cimpello, nei pressi di Fiume Veneto. Lì i coniugi Corompai insieme ai figli, trascorsero le estati e alcuni periodi più lunghi, in particolare in coincidenza con le due guerre mondiali.
I dipinti di tale genere sono sempre realizzati con il ricorso a una pittura di macchia, costituita perlopiù dei toni del verde, su cui generalmente spiccano altri colori caratterizzanti la persona ritratta. Questo avviene ad esempio nel dipinto dal titolo "Ragazza in rosso", dove il colore del vestito della donna spicca su quelli dello scenario naturale che si trova alle sue spalle.
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2 - Orto d'estate
Il dipinto è la rappresentazione di un orto rigoglioso, raffigurato nel pieno dell’estate data l’abbondanza di frutti che si intuisce lì cresciuta e maturata. Tutto il dipinto è dedicato alla raffigurazione della natura e dei frutti della terra, ad eccezione dello schienale di una sedia che compare, immerso nel verde, a sinistra. Il colore dominante del quadro è il verde, presente in tutte le sue gradazioni, da quello più scuro delle fronde arboree in ombra sulla destra, a quello cangiante delle foglie di verdura illuminate dal sole, a quello chiaro del tratto di giardino che occupa la parte inferiore destra della tela, infine a quello tendente al giallo di altre foglie. Esso viene intervallato qui e là dai toni del rosso, usato ora per i tondi frutti sulla sinistra, ora in alternanza al verde più chiaro di cui si parlava, forse fiori o forse parte del terreno che lascia libera la vegetazione non molto fitta. Accanto poi al verde e al rosso, l’unico altro colore che viene utilizzato è l’azzurro per il piccolo spicchio di cielo che si intravede in alto a sinistra.
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3 - Ragazza in rosso
Il dipinto è datato e firmato con il nome puntato e il cognome nella grafia ungherese, che indica l’origine della famiglia e che l’artista avrebbe mantenuto fino al 1920, quando decise di italianizzarlo pur di essere ammesso al padiglione italiano nella Biennale veneziana di quell’anno. Il cartone, di piccole dimensioni, può essere incluso alla produzione privata dell’artista, che amava cogliere alcune “impressioni” nella realtà che lo circondava, tra cui persone a lui care in contesti en plein-air, in particolare, come in questo caso, nel giardino della casa della moglie Felicita Civran a Cimpello, vicino a Fiume Veneto, dove la famiglia trascorreva le estati e in cui egli si sarebbe trasferito allo scoppiare della Prima Guerra Mondiale per rimanerci fino al 1917. Si tratta del ritratto di una giovane donna, seduta comodamente su una panca di legno davanti ad un tavolo su cui poggiano una teiera o caffettiera e due tazze, una delle quali verosimilmente riservata all’artista. La donna, raffigurata a più di mezzo busto in posizione frontale, rivolge colloquialmente lo sguardo fuori dallo spazio pittorico, indice di un rapporto confidenziale fra lei e il pittore. La gamma cromatica è caratterizzata dai verdi che virano al giallo a riflettere la luce del sole e dagli azzurri con macchie bianche del tavolo e delle tazze; su tutti spicca il rosso acceso della camicia della protagonista, vero punto focale di tutta la composizione.Il dipinto, pervaso dalla luce intensa del giorno, è reso a piccoli tocchi di colori puri e gli effetti del riverbero della luce sono resi attraverso tinte contrapposte.
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4 - Veduta di casa Civran a Cimpello
l dipinto rappresenta, immersa nel verde, la casa di proprietà della famiglia Civran che Duilio Corompai, a partire dal matrimonio con Felicita Civran nel 1905, abitò con la famiglia durante le estati e dove si rifugiò durante i due conflitti mondiali. Della proprietà amò raffigurare soprattutto il giardino e ritrarre in tale ambientazione persone a lui care.
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5 - Fanciulla in giardino (Iris)
Il dipinto che qui si presenta raffigura una fanciulla immersa nella lettura, seduta su una panchina posta in un rigoglioso giardino, all’ombra di alcuni alberi che formano una sorta di pergolato, mentre in primo piano il lento scorrere dell’acqua di una piccola fonte profonde alla visione un senso di tranquillità che l’operazione della fanciulla necessariamente richiede. La protagonista è una delle figlie di Duilio Corompai, la primogenita Iris, ancora fanciulla, verosimilmente durante una delle estati che la famiglia trascorse nella casa di Cimpello, intorno al 1920. Nella posa ella richiama il ritratto della sorella minore Ada, che Corompai probabilmente realizzò nello stesso periodo . La tela fa parte di una serie di quadri di modeste dimensioni in cui il pittore amava immortalare en plein-air componenti della sua famiglia o amici, colti nel giardino della sua residenza friulana. Le foglie degli alberi sono rese con piccoli tocchi, fittamente accostati a rendere il rigoglio delle chiome. Contrastano, dal punto di vista cromatico, il verde scuro e intenso della pianta sulla destra e di quella alle spalle della fanciulla e il verde che vira quasi al giallo dell’albero in altro, attraverso le cui fronde passano i raggi del sole. Quest’ultimo si riflette sul terreno di fronte alla casa, di cui si riesce a intravedere appena l’uscio e il muro su cui è poggiato un bastone, mentre tutto il resto del dipinto è pervaso dall’ombra, la cui frescura dev’essere senz’altro stata ricercata dalla giovane protagonista per godere del piccolo libro che tiene tra le mani.
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6 - Fanciulla in giardino (Ada)
Questa è un’altra delle raffigurazioni che vede immortalati in cartoni di piccolo formato personaggi della famiglia del pittore, colti nel giardino della casa appartenente alla moglie Felicita Civran, sita a Cimpello nel Pordenonese. Secondo la testimonianza del nipote di Duilio, Bruno Marchi, si tratta della figlia minore Ada, madre dello stesso Bruno e moglie di Gino Marchi, che qui avrebbe all’incirca 9 anni. La fanciulla è raffigurata seduta su una piccola sedia di legno: legge attenta un libro che con le mani avvicina al viso, mentre, con gesto di assoluta naturalezza, poggia il piede sulle gambe della sedia stessa. Accanto, in primo piano, è raffigurato uno sgabello, mentre alle spalle della protagonista si vede una pianta dalle foglie grandi e larghe, che sembra essere un banano, introdotto nei giardini europei come pianta ornamentale e raffigurato anche in un dipinto precedentemente eseguito. È interessante constatare la predilezione del pittore nel cogliere i suoi parenti più stretti intenti nella lettura e la posa di Ada riprende con poche varianti quella di Iris, protagonista di un altro ritratto. Anche nella scelta del colore il dipinto si allinea alle altre opere sul genere realizzate dal pittore: sul verde delle foglie, il giallo del terreno illuminato dal sole e il marrone della sedia e dello sgabello, spicca il rosso del vestito, che viene ripreso dai fiori (forse rose) ai piedi dell’albero di banano.
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7 - In giardino
Questo dipinto è per la maggior parte dedicato alla rappresentazione di elementi naturali (una figura femminile intenta nel rammendo di vede a stento sullo sfondo) nel giardino che può essere identificato con quello che la famiglia della moglie Felicita Civran possedeva a Cimpello. Protagonista è una piccola pianta dalle ampie foglie verde chiaro rischiarate dal sole, che occupa il centro del dipinto. Trattasi probabilmente di una pianta di banano, che era consuetudine piantare nei giardini delle abitazioni a scopo ornamentale, per inserire un tocco esotico nella vegetazione autoctona. La pianta compare varie volte nei dipinti di Corompai ambientati nel giardino di Cimpello, quasi l’artista volesse servirsi della figura del banano, per la conformazione così particolare delle foglie, come elemento “decorativo” dei suoi dipinti, oltre che del suo giardino.